RUGHE NASO LABIALI: come si trattano?
I solchi naso labiali sono pieghe che si estendono dall’ala del naso agli angoli della bocca e separano le guance dal labbro superiore.
Sebbene le pieghe naso-labiali siano evidenti già nella giovinezza mentre sorridiamo, capita che si approfondiscano con l’età e possano dare al viso un aspetto stanco e triste. Solchi naso labiali prominenti sono uno dei primi segni visivi dell’invecchiamento e creano disagio in molti pazienti.
Le pieghe naso labiali nel paziente giovane
Nonostante il problema delle pieghe naso labiali sia più frequente man mano che si innescano i processi di invecchiamento, può capitare che siano presenti anche in pazienti giovani. La causa è in questo caso genetica: un supporto osseo zigomatico malare poco pronunciato, compartimenti adiposi malari ipotrofici e compartimenti adiposi laterali ai solchi maggiormente rappresentati rientrano tra le possibili cause. Molto spesso in giovane età è più facile trovare però delle rughe naso labiali al posto di solchi naso labiali.
Qual’è la differenza tra rughe e solchi naso labiali?
La differenza tra una ruga ed un solco è la profondità: le pazienti giovani più spesso si lamentano di rughette nelle quali si incastra il fondotinta, segnando un make up altrimenti perfetto. Si tratta di rughe molto superficiali che necessitano di specifiche tecniche di iniezione per ottenere i risultati sperati (iniettando in profondità non sempre si migliorerà l’inestetismo).
I solchi naso labiali nei processi di invecchiamento
L’invecchiamento facciale è un processo multifattoriale e tridimensionale in cui esiste un’interrelazione tra tutti i tessuti facciali. I cambiamenti legati all’età includono cambiamenti a livello dell’impalcatura scheletrica, diminuzione del supporto muscolare e cambiamenti nella struttura dei tessuti molli, che si traducono in cambiamenti nelle proporzioni del viso. Tutto ciò si traduce in ridotto supporto dei tessuti con maggiore ptosi degli stessi verso il basso ed il centro del viso, andando ad appesantire i lineamenti creando i solchi naso labiali.
Il trattamento dei solchi naso labiali
Tradizionalmente, nella pratica medico estetica, i solchi naso labiali vengo trattati con l’infiltrazione di filler dermici per alleviarne la profondità donando al viso un aspetto più giovane. Tuttavia questo approccio tratta semplicemente il sintomo (ovvero la ruga/solco) piuttosto che la causa all’origine del problema. È quindi molto importante individuarne le cause alla base per trattarle nel modo più appropriato possibile.
Quando la causa è un marcato invecchiamento con riduzione della componente ossea a livello zigomatico (o di ipotrofia congenita) il trattamento prevederà anche il ripristino del supporto zigomatico. Se invece il problema principale viene identificato in una marcata lassità dei tessuti si potrebbe considerare il posizionamento di fili di trazione biocompatibili (riassorbibili) per alleggerire i solchi e riposizionare i tessuti.
Nel caso invece di pazienti giovani senza segni di invecchiamento ma solo una predisposizione a questo inestetismo, il trattamento potrebbe prevedere un’infiltrazione locale (più o meno superficiale) di acido ialuronico direttamente a livello delle rughe naso labiali.
Non sempre è quindi possibile iniettare solamente la ruga o il solco naso labiale ma sarà necessario affrontare l’inestetismo in modo più completo considerando anche gli altri compartimenti facciali.
L’importanza della prima visita in medicina estetica
Ecco perché è di fondamentale importanza la prima visita di consulto in Medicina Estetica: senza un’attento studio della morfologia del paziente, dei tessuti, delle abitudini e dello stile di vita non sarà possibile creare un trattamento personalizzato studiato sulle singole necessità.
Learn MoreCodice a barre: quelle fastidiose rughe intorno alla bocca
Linee del rossetto, rughe del fumatore, codice a barre: ci sono molti nomi per quelle fastidiose rughe verticali che appaiono sopra e intorno alla bocca.
In qualunque modo tu le voglia chiamare, l’obiettivo è sempre quello di sbarazzarsene.
Quindi, perchè si formano le rughe intorno alle labbra e come si può evitare che peggiorino?
Cos’è il codice a barre?
Il codice a barre è il nome d’arte che è stato dato alle rughe verticali che corrono dalla parte superiore del labbro fino al naso.
Con l’ avanzare dell’età, il collagene e l’elastina nella pelle iniziano a diminuire. Queste proteine sono ciò che mantiene la tua pelle tesa e morbida nella giovane età, e la loro diminuzione con il passare degli anni è responsabile della formazione di queste odiose rughette disposte a raggiera intorno alle labbra.
Inoltre, con l’arrivo della menopausa, il calo di estrogeni provoca una disidratazione generalizzata della pelle che va a peggiorare ulteriormente lo stato della cute e favorisce quindi la formazione del codice a barre.
Altro responsabile della formazione delle rughe intorno alla bocca è il danno solare. I raggi UV penetrano nella pelle e danneggiano il DNA dei geni che controllano la normale crescita cellulare. Una maggiore esposizione al sole corrisponde a rughe più grandi e più profonde, rendendo il codice barre un problema più difficile da risolvere.
Le rughe del labbro sono le stesse delle rughe del fumatore?
Risposta breve: si. Risposta lunga: il termine “rughe del fumatore” deriva dal frequente effetto collaterale dovuto alla contrazione frequente della muscolatura intorno alla bocca nell’atteggiamento del fumare. A lungo termine in cui si formano queste rughe verticali profonde intorno alla bocca. La costante increspatura delle tue labbra ogni volta che si fa un tiro di sigaretta aumenta la tua probabilità di formare rughe profonde intorno alle labbra.
Oltre ad aumentare le possibilità di formazione del codice a barre, il fumo è stato anche collegato a rughe più profonde e prominenti su tutto il viso. La nicotina nelle sigarette infatti restringe i vasi sanguigni nello strato esterno della pelle, riducendo il flusso sanguigno. Riducendosi l’apporto di sangue ai tessuti, una minore quantità di ossigeno può giungere alle cellule, che pertanto vanno in sofferenza e invecchiano prematuramente. Ecco quindi la ricetta perfetta per delle rughe premature!
Il naturale processo di invecchiamento del corpo è inevitabile, ma è possibile prevenire le rughe delle codice a barre. Esistono molte semplici stratagemmi per prevenire la formazione delle rughe intorno alle labbra e persino per ridurre quelle che si sono già formate.
Come posso prevenire le rughe intorno alla bocca?
Le nonne, con i loro detti, hanno sempre ragione: prevenire è meglio che curare. Una volta superata la soglia dei 25 anni, la produzione di collagene diminuisce di poco più dell’1% ogni anno. Questo lento deterioramento dell’elasticità della pelle inizia a diventare evidente intorno ai 30 anni.
La chiave è costruire sane abitudini prima che le le rughe si incastrino profondamente nella pelle.
Iniziamo a vedere come poter giocare d’anticipo per ridurre e posticipare la formazione delle odiose rughe delle bocca.
Prevenire danni alla pelle da irradiazione solare
Proteggersi dai dannosi raggi UV è sempre una buona idea, ma è particolarmente importante se si desidera prevenire le rughe delle labbra. La pelle intorno alle labbra è più sensibile, il che significa che mostra segni di cura impropria più rapidamente rispetto ad altre parti del corpo. Inoltre, proprio per la sua conformazione, è costantemente esposta ai raggi UV, a meno che non si giri sempre con un cappello (con una grande visiera!) in testa.
Consiglio del medico: applicare ogni mattina una protezione solare per il viso che combini agenti idratanti con alta SPF (almeno SPF 30). La duplice azione di idratare la pelle e difendersi dal sole manterrà la pelle elastica e levigata più a lungo. Se sei amante del trucco e dell’incarnato perfetto, scegli un trucco che includa una protezione solare: in questo modo non rinuncerai né al fondotinta, né alla protezione solare!
Avere una dieta equilibrata
Siamo quello che mangiamo. Una dieta ricca di zuccheri raffinati, grassi saturi e carboidrati vuoti alla fine si manifesterà nel tuo aspetto esteriore.
Consiglio del medico: mangia molti alimenti ricchi di antiossidanti, come bacche, verdure a foglia verde, noci e cereali integrali. Gli antiossidanti combattono i radicali liberi che danneggiano la struttura delle cellule; più antiossidanti consumi, più facile sarà per il tuo corpo resistere alla formazione di rughe.
E per tutti quelli con un debole per i dolci, non temete: anche il cioccolato fondente e il vino rosso sono ricchi di antiossidanti!
Esfoliare le labbra
Una leggera esfoliazione aiuta a rimuovere lo strato superficiale di cellule morte che ostruiscono i pori della pelle, stimola il rinnovamento cutaneo ed elimina le impurità.
Maggiore è lo stimolo al rinnovamento cellulare, minore sarà la probabilità di sviluppare il codice a barre prima del tempo.
Consiglio del medico: L’uso di un esfoliante due volte a settimana renderà la tua bocca più morbida e incoraggerà la crescita di nuove cellule.
Scegliere una giusta routine di detersione
è fondamentale lavare tutto il viso con un detergente delicato anziché con un sapone. Perché? I saponi forti possono essere abrasivi sulla pelle delicata intorno alle labbra e rimuovere lo strato lipidico naturale della pelle che la mantengono idratata.
Consiglio del medico: prova con l’acqua micellare. Rimuove delicatamente le particelle di impurità riequilibrando lo stato di idratazione cutaneo.
Usare un siero per le labbra
Applicare un siero antirughe alle rughe delle labbra è il modo più delicato per ridurre l’aspetto visivo delle rughe sottili. Se combinato con una normale routine di cura della pelle, può effettivamente essere abbastanza efficace per le donne con rughe da lievi a moderate. Poiché la pelle intorno alle labbra e agli occhi è simile nella loro delicatezza, troverai spesso sieri che vengono utilizzati per idratare e rimpolpare entrambe le aree del viso. La vitamina C, spesso ivi contenuta, è un potente antiossidante che protegge le cellule dall’invecchiamento cellulare.
Come eliminare le rughe intorno alle labbra?
Il microneedling è una procedura relativamente nuova che può aiutare a ridurre o addirittura fare scomparire le odiose rughe intorno alle labbra. Anche chiamata Terapia di Induzione del Collagene, il microneedling è in grado di indurre la produzione di nuovo collagene ed elastina in grado di attenuare o cancellare (nel caso di rughe sottili) il codice a barre. Il microneedling con Dermapen 4, l’ultima evoluzione del microneedling, grazie ai suoi microaghi, crea dei micro fori in grado di indurre la rigenerazione cutanea. In poche parole: stimola la produzione di collagene ed il rimodellamento cutaneo, migliora l’aspetto del codice a barre, cancella le linee sottili e crea una pelle dall’aspetto più giovane. È anche un’efficace tecnica di rassodamento della pelle.
Il peeling chimico è una procedura che rimuove lo strato superiore della pelle in modo che un nuovo strato dall’aspetto più giovane possa prendere il suo posto. Può aiutare a migliorare l’aspetto di rughe sottili, leggere cicatrici e pelle impura. I peeling chimici sono particolarmente adatti per il labbro superiore. Esistono diversi tipi di peeling, che variano ampiamente in forza ed intensità, con risultati visibili già dalla prima seduta.
Filler a base di acido ialuronico
Una strategia molto efficace per mascherare il codice a barre è quello di ricorrere a filler dermici a base di acido ialuronico. L’acido ialuronico, con azione riempitiva, colma la ruga spianando la pelle. Attenzione però al tipo di acido ialuronico che viene scelto per questo trattamento: deve essere molto morbido, altrimenti rischia di creare degli inestetici “cordoni” visibili.
Learn MoreCome contrastare l’invecchiamento della pelle: l’aiuto dalla Biorivitalizzazione
Perché si formano le rughe? Cosa è possibile fare per combattere l’invecchiamento cutaneo?
L’equazione è semplice: più passano gli anni, più le rughe aumentano.
Come mai aumentano le rughe?
A partire dai 25 anni, chi più chi meno, la pelle tende ad avere sempre più difficoltà a tornare al suo stato di rilassamento iniziale dopo una fragorosa risata o dopo aver sollevato il sopracciglio in un’espressione di stupore.
Tutto ciò è dovuto alla perdita di elasticità cutanea che sopraggiunge inesorabilmente per tutti.
La perdita di elasticità cutanea è il segno tangibile dei processi di invecchiamento che interessano gli strati del derma.
Ci sono diversi tipi di invecchiamento cutaneo, che vanno spesso di pari passo.
- l’invecchiamento cronologico: geneticamente determinato, con caratteristiche diverse da individuo a individuo
- l’invecchiamento ormonale: si verifica (bruscamente) in contemporanea alla carenza di estrogeni tipica della menopausa
- il fotoinvecchiamento: strettamente predominante nelle zone foto esposte (viso, collo, décolleté, mani, braccia, gambe) e direttamente dipendente all’esposizione ai raggi solari
- invecchiamento legato al fumo: molto simile al fotoinvecchiamento, con cui condivide alcuni meccanismi fisiopatologici.
Quali sono i meccanismi cardine dell’invecchiamento cutaneo?
I meccanismi fisiopatologici responsabili dell’invecchiamento cutaneo sono complessi e molteplici, molti dei quali in comune tra invecchiamento cronologico e fotoinvecchiamento.
L’invecchiamento cronologico è geneticamente determinato: a causa dell’accorciamento progressivo dei telomeri (vero e proprio orologio biologico) la replicazione cellulare diminuisce mano mano. Il turn over cellulare diminuisce del 50% tra i 20 e i 70 anni e con esso anche la produzione di collagene. Al contrario, aumenta AP-1 con ruolo inibitorio sulla trascrizione (e quindi sulla produzione) del collagene e promuove allo stesso tempo la sintesi di metalloproteinasi (come le collagenasi) che lo degradano.
Inoltre la pelle deve fare i conti con lo stress ossidativo, molto coinvolto anche nei processi di fotoinvecchiamento. Qualsiasi attività biochimica presuppone la produzione di ROS (specie reattive dell’ossigeno) che sono deleterie per le proteine, le membrane cellulari ed il DNA. Il sistema di difesa antiossidante può essere superato dalla produzione di ROS (soprattutto perché questo sistema è relativamente basso nella pelle) dove il derma produce pochi enzimi antiossidanti.
Oltre alla produzione endogena di radicali liberi e ROS, dobbiamo aggiungere la quota dovuta all’esposizione ai raggi solari. Si tratta soprattutto dei raggi UVA che agiscono attraverso lo stress ossidativo con la produzione di radicali liberi.
I raggi UV causano anche un difetto di segnalazione cellulare nel processo che porta alla produzione di acido ialuronico: si riduce la produzione (con diminuzione dell’espressione del gene della ialuron-sintetasi1) e ne aumenta la degradazione con per l’aumento dell’espressione della ialuronidasi.
In buona sostanza osserviamo una diminuzione globale della produzione delle molecole che fungono da impalcatura della pelle e un aumento parallelo degli enzimi deputati alla loro degradazione.
Cosa è possibile fare per combattere l’invecchiamento cutaneo?
Per mantenere una pelle giovane è fondamentale conservare una buona riserva di collagene e acido ialuronico a livello del derma. La funzione principale dell’acido ialuronico è quello di mantenere l’epidermide morbida, elastica e idratata. Grazie alla sua struttura, l’acido ialuronico costituisce la vera e propria impalcatura della pelle, in modo particolare per quella di viso, collo e décolleté, conferendo compattezza e turgore all’intero tessuto cutaneo.
Il modo più efficace consiste quindi di andare a ricostituire le riserve che si svuotano mano mano a causa dell’invecchiamento.
È importante mantenere una buona idratazione cutanea applicando in modo costante creme di ottima qualità sulla pelle, anche più volte al giorno.
Le creme, però, incontrano notevoli difficoltà a sorpassare la barriera costituita dallo strato corneo superficiale, pertanto la loro azione non può essere espletata al meglio a livello degli strati dermici dove è realmente necessaria.
La biorivitalizzazione è una tecnica di medicina estetica che si basa sull’idratazione profonda della cute al fine di migliorarne il tono e l’elasticità; inoltre, stimola la rigenerazione del collagene e dell’elastina che diminuiscono progressivamente con il passare del tempo.
Grazie infatti all’utilizzo di aghi molto piccoli e sottili, è possibili iniettare questo mix rivitalizzante direttamente dove avvengono i processi di rinnovamento cellulare.
È fondamentale quindi, per una strategia anti-aging a 360 gradi, completare l’azione delle creme con trattamenti biorivitalizzanti in grado di apportare vitamine, acido ialuronico e antiossidanti direttamente dove sono necessari.
Learn MoreSole e invecchiamento cutaneo: i benefici della biorivitalizzazione
Fine dell’estate: è tempo di biorivitalizzazione.
Ora abito a Milano, ma ho vissuto per molto tempo al mare ed ho provato sulla mia pelle che dopo il lungo stress estivo è arrivato il momento dell’anno in cui la pelle ha maggiormente bisogno di essere nutrita.
Mai come in questo momento un mix di vitamine ed elementi antiossidanti, coniugati con il potere rigenerativo dell’acido ialuronico, diventano fondamentali per aiutare la pelle a rigenerarsi dopo un lungo periodo di esposizione al sole.
Quindi, con la fine dell’estate, è arrivato il momento di fare i conti con i frutti (amari) dell’esposizione al sole. La cute mostra i classici segni del foto invecchiamento, ovvero opacità, ispessimento e micro-rughe.
Cosa è successo realmente alla nostra pelle con il caldo ed il sole e cosa possiamo fare per arginare i danni dovuti all’esposizione prolungata e rallentare l’invecchiamento cutaneo?
Cosa succede alla pelle durante l’esposizione al sole?
L’amata abbronzatura, alla quale ci dedichiamo con anima e corpo nelle lunghissime giornate estive passate tra un bagno e una penichella sul lettino, non è altro che un meccanismo di difesa attraverso il quale la pelle risponde agli attacchi dei raggi UVA e UVB, proteggendosi con la produzione di melanina (che ci da l’amato colore ambrato).
Malgrado questo meccanismo di difesa, la pelle può comunque mostrare danni acuti e cronici.
L’arrossamento, tipico dopo una lunga esposizione al sole, rappresenta il danno acuto: le zone esposte al sole diventano eritematose (rosse e lievemente rilevate al tatto). Normalmente, nelle forme lievi, l’eritema si risolve autonomamente nel giro di poche ore, lasciando subito dopo spazio all’abbronzatura.
Per vedere il danno cronico, invece, bisogna essere più pazienti ed aspettare qualche anno. Infatti il vero danno cronico, dovuto all’esposizione al sole, diventa evidente dopo circa 10-20 anni. Parliamo quindi di fotoinvecchiamento che clinicamente si presenta con ispessimento della cute, comparsa di rughe profonde e discheratosi.
È fondamentale sottolineare che ogni volta che ci esponiamo al sole, oltre al danno acuto (irritazione e rossore), ispessimento cutaneo e comparsa delle rughe, si formano radicali liberi e danni al DNA attraverso l’alterazione dei legami delle basi azotate di cui è composto.
I radicali liberi: cosa sono e cosa fanno
Si tratta di molecole o atomi particolarmente reattivi in quanto contengono almeno un elettrone spaiato nell’orbitale più esterno. Questa caratteristica chimica rende i radicali liberi altamente instabili. Per tornare in equilibrio, i radicali liberi rubano l’elettrone necessario a completare il loro orbitale più esterno all’atomo vicino. In questo modo, si formano altri radicali liberi che tenderanno a comportarsi esattamente nello stesso modo del primo che si è formato, innescando una reazione a catena che, se non fermata per tempo, finisce col creare danni a livello delle strutture cellulari.
In pratica, questa serie di reazioni a catena, comportano la formazione di danni a livello della doppia elica di DNA delle cellule; questo, oltre ad essere rischioso da un punto di vista neoplastico (fortunatamente arginato nella maggior parte delle volte dai meccanismi di riparazione del DNA) causa un invecchiamento cutaneo più rapido.
Cosa possiamo fare per contrastare l’invecchiamento della pelle
Innanzitutto è fondamentale proteggersi sempre un buon filtro solare ad ampio spettro (UVA e UVB) con un SFP medio-alto (ricordiamoci che ci si abbronza anche con la crema!). È preferibile evitare l’esposizione prolungata, prediligendo le fasce orarie meno (sempre sotto l’ombrellone dalle 10 alle 14!). E’ fondamentale inoltre mantenere sempre un buon livello di idratazione, perciò non dimentichiamo di bere almeno 2 litri di acqua al giorno anche se siamo fuori casa.
Per ridurre i danni del sole è fortemente consigliato effettuare un ciclo di integrazione a base di antiossidanti orali sia prima che dopo l’esposizione al sole in modo da fornire elementi antiossidanti all’organismo, utili contro l’azione dei radicali liberi.
Non dimentichiamo infine la Biorivitalizzazione cutanea che, oltre a combattere i danni dei radicali liberi, consente di nutrire la pelle, stimolare la formazione di nuove fibre collagene ed elastina, apportando nuovo tono, consistenza ed idratazione alla pelle di viso, collo e décolleté.
Che cosa è la Biorivitalizzazione?
La biorivitalizzazione è una procedura di competenza medica-estetica, minimamente invasiva, che consente di riattivare i normali processi di rinnovamento cellulare coniugando biointegrazione (fornendo nutrienti e sostanze utili al turn over cellulare) e biostimolazione (stimolando i processi di rinnovamento cellulare).
Questa tecnica, eseguita a regime ambulatoriale, consiste nell’effettuare una serie di iniezioni con aghi sottilissimi e molto corti a livello del derma superficiale di viso, collo e decolleté. In questo modo è possibile iniettare direttamente nello strato superficiale del derma sostanze in grado di stimolare la produzione di nuove fibre collagene ed elastina, oltre allo stesso acido ialuronico (ricordiamo che una buona miscela biorivitalizzante deve contenere acido ialuronico oltre al complesso minerale ed antiossidante).
Il trattamento di biorivitalizzazione è consigliato a coloro che vogliono migliorare la texture cutaena, con un tangibile miglioramento dell’idratazione, aumentare la luminosità e la compattezza, oltre che attenuare le rughe più sottili. Grazie al suo mix di sostanze antiossidanti, aiuta a contrastare i radicali liberi, rivelandosi pertanto un ottimo strumento di prevenzione ai processi di invecchiamento della pelle.
La biorivitalizzazione può essere effettuata sia a scopo preventivo, a partire dai 25 anni di età, sia a per rallentare e contrastare i processi di invecchiamento su pelli più mature. Inoltre è adatta a tutti i tipi di pelle.
Dopo un ciclo di biorivitalizzazione la pelle appare più fresca, più luminosa, con texture migliorata, compattezza aumentata, per un aspetto più riposato, giovane e disteso.
Per concludere, bisogna ricordare che la pelle va quotidianamente idratata e nutrita sia in superficie, utilizzando creme di buona qualità, che in profondità con trattamenti biorivitalizzanti. Questa combinazione rimane l’unico modo efficace per questo per prevenire e contrastare l’invecchiamento cutaneo e la formazione delle rughe.
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